«L’insinuazione, chiarita ampiamente da altri, era efficace ma piuttosto bassa, e la parte migliore di me se ne scusa con la collega. Ma la parte peggiore voleva per un momento mettersi al livello di questa setta di croniste aguzzine che domandano al malcapitato di turno: “E con quei soldi che voleva farci?”. “Droga pesante e armi”, ho esclamato. La mia attenuante è questa: penso davvero che cattiva magistratura e cattivo giornalismo stiano facendo dell’Italia un oscuro stato di polizia.» (Giuliano Ferrara, 30 luglio 2010)
domenica 15 agosto 2010
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