Oggi ci si domanda: «Come mai Walter Veltroni è ritornato, prepotentemente, sulla scena politica?» Ci lasciò con il suo slogan: «Si può fare!» Dando, negli ultimi anni, l’impressione di non essere più interessato alla politica attiva, ma di preferire una vita più “contemplativa”, invece eccolo qua! Pronto a rituffarsi nella mischia. Rigenerato o semplicemente tirato per la “giacchetta” dal suo amico Gianfranco Fini? Ho sempre creduto che il “centro” fosse un luogo dove ci si incontra con gli amici, dopo una giornata di lavoro o nei fine settimana, per trascorrere qualche ora in piacevole compagnia. «Ci vediamo stasera in centro!» La tipica frase che ognuno di noi avrà pronunciato o sentito. Invece, il “centro”, è quel luogo, per sua natura “neutro”, dove ci si riunisce per opportunismo ed è buono in ogni “stagione” della politica. C’è un aforisma che riassume, in maniera sintetica, la fase che il nostro paese sta attraversando o, se si vuole, dell’intera storia politica italiana e non solo: «Il nemico del mio nemico è mio amico». Eccolo il “trait d’union” che serve, in questo momento, alla “sinistra” per potersi trasformare in quel soggetto politico capace di riunire sotto un unico “cielo” le anime diverse e buone della politica italiana. Walter Veltroni è il principe, colui che in “silenzio” ha aspettato, “seduto”, sulla sponda del fiume. Non si può dire che abbia tramato, ma non mi meraviglierei se, davanti ad una bevanda, si sia lasciato andare a pensieri di rivincita, non tanto nei confronti del suo “nemico”, ma quanto dei suoi “amici” di partito. Walter Veltroni e Gianfranco Fini, il gatto e la volpe della politica italiana, gli artefici della “rinascita”, coloro che, prendendo il toro per le “corna”, sferreranno l’ultimo colpo, quello mortale. Eccoci arrivati alla resa dei conti. La sinistra, intesa nella sua accezione più ampia, dopo circa 20 anni trascorsi solo a “pensare”, sul come liberarsi del più grande problema che abbia mai afflitto la nostra repubblica, è ad un passo dal realizzare il “sogno”. Poi tutto sarà più semplice. Superato, ancora una volta un ventennio, ci sarà questa tanto agognata “primavera” che ci accompagnerà nella terra promessa. Finalmente, come d’incanto, tutti i nostri problemi saranno risolti e non dovremo più preoccuparci di nulla perché tutto andrà bene, ma la cosa più sorprendente è che, ancora una volta, ogni “nostro desiderio” sarà esaudito.
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