Al via la IV edizione di “X factor”, sempre più costola dell’isolano reality, anch’esso, targato Rai2. Come era prevedibile non mancano gli spunti per poterne, a torto o ragione, parlare. E’ scontato che i protagonisti non sono gli aspiranti “artisti”, portatori sani dell’X factor, ma i quattro famosi giudici che fin dalle prime battute fanno capire quale “aria” si respirerà. Subito la sig.ra Tatangelo risponde con un affondo, di fioretto, all’entrata a gamba tesa della sig.ra D’Abbraccio, nell’occasione “vestitasi” dei panni di produttore. Una reazione, quella della sig.ra Tatangelo, che denota una certa premeditazione e questo non perché la scena fosse prevista dal copione, ma per la reazione così immediata. La frase pronunciata è sembrata essere lì, sulla punta della lingua, pronta a “colpire” chiunque le fosse capitato a tiro. Una difesa giusta a fronte di un giudizio gratuito ed insensato. Era ed è scontato che, tra i “quattro”, la Tatangelo sia la più esposta ad un certo tipo di “tiro al bersaglio”, ma il suo aforisma è stato “troppo” visto il personaggio a cui era diretto. E’ stato quasi come sparare sulla Croce Rossa. Avrei preferito che l’avesse ammonita dicendole di non oltrepassare i limiti, ma senza tentare di annientare un donna con un’immagine di una “trasparenza” cristallina.
venerdì 3 settembre 2010
Dove si incrociano le “lame”
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