giovedì 28 maggio 2009

Editoria su "carta moschicida".

In questi giorni gli “attenti” al web hanno visto "spuntare dal sottobosco”, come funghi, due nuove iniziative editoriali, una dedicata ai dirigenti d’azienda e l’altra ai beni con “accessibilità” limitata. I “nuovi prodotti editoriali” fanno capo ad un noto gruppo, molto conosciuto in rete, che ha fatto di un “codice” il suo marchio. Fin qui nulla di nuovo. Nello scorrere le pagine del sito, sono stato “colpito” dalle firme in calce ai 79 articoli, pubblicati in questi “ultimi” 14 giorni e presenti nelle due “riviste”. Sono di 20 donne e 13 uomini, quindi il web che “conta” è saldamente nelle mani del “gentil sesso”. Cosa positiva che dimostra come, ormai, siamo abbondantemente oltre la parità tra uomo e donna. Inoltre questo scarto numerico aumenta, in maniera esponenziale, se analizzato in percentuale: il 69,64% degli articoli sono stati firmati dalle donne. Quest’ultimo dato sembra capovolgere radicalmente l’immagine di un’Italia arroccata su posizioni misogine. Un altro elemento che emerge, da questa osservazione, è la “trasversalità” con cui i “collaboratori”, di questi magazine, si cimentano nello “scrivere” gli articoli, passando da una “rubrica” all’altra con una versatilità che ha dello “stupefacente”. Alcuni “naviganti” mi hanno fatto notare che gli autori dei “testi” pubblicati sono gli stessi che scrivono su altri “spazi web”, dedicati all’informazione. Questo comporta che malgrado aumentino le possibilità, i “nuovi” spazi sono occupati dai “soliti ignoti”. Questa puntualizzazione potrebbe dare luogo ad un giusto risentimento da parte dei “chiamati in causa” se non fosse che, l’editore ha ricercato, attraverso degli annunci, chi volesse “collaborare” a queste nuove pubblicazioni, mettendo, di fatto, in moto una “macchina” pubblicitaria che ha prodotto notevole attenzione, da parte degli aspiranti autori, senza che vi fosse una risposta alle “esigenze” di questi ultimi. Anzi, alcuni di loro, sollecitando il responsabile editoriale, hanno ricevuto solo una laconica e-mail nella quale si legge: “Accedete in massa, commentate, ditelo ai vostri amici, insomma create traffico!”. Siamo alle solite! Non so se definirla la solita, “casereccia”, catena di Sant’Antonio o, usando un acronimo che fa tendenza, un “MLM”. In un caso o nell’altro il principio è lo stesso.

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