Ho conosciuto il signor Francesco Abazia nel febbraio del 2005. Sono stato subito colpito dalla sua immensa voglia di comunicare, malgrado non possa più farlo perfettamente. Le difficoltà quotidiane e la vita trascorsa non gli impediscono di sorridere e di essere paziente, non demorde mai. Una volontà enorme per un corpo esile, colpito innumerevoli volte in una guerra infinita. I primi incontri sono stati difficili, adesso incomincio a capire la sua preoccupazione. Oggi ha quasi 88 anni, continua a vivere seminando la memoria, non vuole che il "futuro" possa dimenticare di cosa sono capaci gli uomini. (28 nov. 2007)
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