Una "passerella" durata più di cinquant'anni ma non ci sarà nessuno, disposto, ad "acquisire" la rivista più "sbirciata" al mondo, tra le tante dedicate al "proibito". Un altro pezzo di quell'America del sogno, forse, finirà i suoi giorni in un museo. Marchionne e la Fiat, questa volta, non interverranno a "salvare" un'icona della recente storia americana. Playboy è stata la prima rivista a non avere dei "lettori", la si potrebbe definire, quasi, il più "alto" esempio di democrazia partecipativa, tutti i suoi "estimatori" hanno contribuito, chi più e chi meno, ad un successo, senza distinzione di razze, culture e religioni, “analfabeti” che non si sono sentiti minimamente "discriminati" in un mondo fatto di "sporcaccioni", benpensanti in blazer blu, con discutibili titoli accademici. Tra tutte le riviste, del suo genere, era quella con la copertina più patinata; sembrava risplendere di luce propria. Era ricca d’immagini perfette che esaltavano la bellezza delle sue "girl", meteore irraggiungibili e senza, possibili, paragoni. Il "coniglietto", simbolo della rivista, è stato la vittima del "liberismo informatico" e della sua massima espressione: internet. Anche un altro simpatico "animaletto" rischia l'estinzione: Topolino. Due storie “prolifere” ma diverse, accomunate da un unico, inesorabile, destino. Insieme hanno contribuito alla "crescita" di generazioni e alla loro "miopia", tutti e due figli della stessa America.
lunedì 25 maggio 2009
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