domenica 7 giugno 2009

Il monosillabo

Ho navigato e conosciuto il mare, ho visitato tanti luoghi e conosciuto persone ed ho potuto rilevare che l’elemento che contraddistingue gli esseri “umani” è la propensione ad aggregarsi in gruppi, più o meno omogenei, all’interno dei quali spiccano “personalità” che potrebbero definirsi, quantomeno, inquietanti. Il modo per poter prevalere, sul resto della “comunità”, è quello di circondarsi d’adepti ed assumere la configurazione del branco. E’ tipico il loro modo di agire e se avvertono un pericolo si fanno scudo di persone inermi. Sono pericolosissimi ed hanno una capacità mimetica da poter essere definiti dei veri camaleonti. Si esprimono a gesti, sguardi e monosillabi, a volte usano anche le immagini. Il “pizzino”, per loro, è altissima tecnologia. Usano internet per comunicare a distanza, come il tam tam ancora in uso presso le popolazioni aborigene presenti nel continente australiano, a cui chiedo scusa per il paragone. Facendo un rapido calcolo e tenendo conto dell’età media credo che si estingueranno nei prossimi 20, massimo, 30 anni salvo un provvidenziale intervento divino. Ho imparato, purtroppo a mie spese, a riconoscerli e questo grazie anche al fatto che emanano un “odore” inconfondibile. Non hanno faccia, il loro volto lo si potrebbe definire in molteplici modi ma credo che la “natura” li abbia già puniti abbastanza. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia, sono infingardi, vigliacchi e fanno della menzogna e la diffamazione i loro punti di forza. Io confido molto nel “tempo galantuomo” e credo che prima o poi tutti debbano rispondere e pagare per i propri delitti.

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